Restando in territorio nazionale, ci soffermiamo ad analizzare la figura di Cristiana Di Nardo.
Fiber artist originaria di Pescara, in Abruzzo, si è in seguito stabilita a Milano dove oggi vive e lavora. Diplomata al Liceo Classico “C. Beccaria” di Milano, Cristiana ha intrapreso il suo percorso universitario presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, frequentando il corso di Decorazione. Qui ha iniziato a sperimentare svariate tecniche del feltro.

Risalgono a questo periodo i primi esempi di stampe, caratterizzati da matrici artigianali di feltro impresse su carta e stoffa. Essi giocano su equilibri e contrasti tra pieni e vuoti, chiari e scuri, bianco/nero e colore, materie pesanti e leggere.


Nel 2000 vince una borsa di studio “Erasmus” per la Finlandia e comincia a frequentare diverse istituzioni nel territorio straniero. In seguito inizia delle ricerche di fonti per la tesi sulle origini del feltro e sulle simbologie delle tecniche decorative.
Due anni più tardi ha lavorato alla redazione della rivista “Artigianato tra arte e design”, diretta dal Prof. Ugo La Pietra, occupandosi della recensione di mostre e artisti.
Dal 2011 fa parte del Direttivo dell’Associazione Coordinamento Tessitori, collabora con la rivista “Tessere A Mano” e all’organizzazione di “Feltrosa”, incontro annuale dei feltrai italiani.

L’artista si è specializzata nel feltro artigianale, che utilizza con tecniche tradizionali e sperimentali. Organizza numerosi corsi per adulti e bambini in diverse istituzioni pubbliche e private, scuole ed associazioni, in Italia e all’estero.
Si dedica alla ricerca storica, artistica e didattica del feltro e alla diffusione della Fiber Art in Italia, partecipando a numerose mostre internazionali.

Realizza opere di fiber art con tecniche tradizionali e personalizzate: arazzi, forme tridimensionali, stampe sperimentali, installazioni, accessori d’abbigliamento e arredamento.
Gli accessori sono pezzi unici, realizzati in materiali pregiati, come lana merino e seta e in piccole serie tematiche. Ella preferisce i colori naturali delle lane non tinte, talvolta accostati ad altri artificiali e contrastanti.

Cristina associa il feltro al concetto di “copertura”: arazzo o tappeto. In questo modo è riuscita ad avvicinarsi al materiale, sviluppando un uso cromatico della lana attraverso trasparenze e mescolanze fibrose. Intendeva ricercare effetti di sovrapposizione paragonabili ad una “pittura di lana”.


Le forme sono realizzate senza aggiunte cromatiche e con la tecnica del feltro tridimensionale. Le lane sono plasmate a tuttotondo, senza cuciture, rivelando qualità plastiche sempre nuove e sorprendenti.

I suoi capolavori sono influenzati da emozioni tratte dalla natura stessa.
Sue opere sono state pubblicate su riviste italiane ed estere. Molte di essere sono presenti nelle collezioni dell’Ecomuseo Villaggio Leumann di Collegno a Torino e del Premio FIG di Bilbao.
Dal 2010 fa parte del gruppo di artisti proposti dalla galleria d’arte “Fiber Art and…” di Milano.

Fonti: