Joana Vasconcelos è un artista portoghese nata a Parigi nel 1971. Attualmente vive e lavora a Lisbona, in Portogallo.
Dal 1989 al 1996 ha frequentato l’Ar.Co Centre for Art and Visual Communication di Lisbona.
La sua partecipazione all’edizione del 2005 della Biennale di Venezia l’ha introdotta all’interno del mondo artistico internazionale. Per questa occasione ha realizzato “A Noiva” (La Sposa), un lampadario gigantesco composto da oltre 25.000 tamponi OB.

Gran parte del suo lavoro si occupa del fenomeno del femminismo, nonché delle questioni sociali e politiche.
L’arte di Joana Vasconcelos è caratterizzata dalla decontestualizzazione degli oggetti d’uso domestico e dalla decostruzione di come vengano universalmente identificate le certezze, in particolare modo in riferimento ai generi sessuali, alla classe sociale ed alla nazionalità. In altre parole, ella studia oggetti preesistenti e li sovverte in sculture, installazioni, performance e video o registrazioni fotografiche.

Vasconcelos lavora su scala e colore degli oggetti, invitando lo spettatore ad una riflessione sul ruolo che questi hanno nella definizione dello status sociale e dell’identità singola e collettiva.
Seguendo le norme di Jeff Koons, Joana è stata la prima donna a mostrare la sua arte a Versailles. E nel 2013 è stata l’unica artista a rappresentare il Portogallo alla 55esima Biennale di Venezia.

Per la 56esima Biennale di Venezia, un padiglione temporaneo allestito ai Giardini di Castello ospita un’interessante installazione di Joana Vasconcelos.
Si tratta del “Giardino dell’Eden”, ovvero una passeggiata nel buio totale attraverso un paesaggio onirico all’interno di un padiglione gonfiabile argentato. L’artista ha realizzato un tappeto di piccoli fiori luminosi policromi che emergono da cilindri neri.

L’installazione è formata da mazzetti di fiori artificiali realizzato da tessuto intrecciato a fibre ottiche. Alla base di ogni mazzo è nascosto un cilindro che contiene dischi policromi che cambiano il colore dei fiori. Questo cambiamento determina una sensazione di movimento e il suono del meccanismo ricorda il ronzio degli insetti.

L’artista ribalta la nozione classica di giardino e con questo progetto si propone di dimostrare come la tecnologia possa competere con la natura nel creare bellezza e stupore.

Fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/Joana_Vasconcelos