Crochet Coral Reef è un progetto creato da Margaret Wertheim e Christine Wertheim da parte dell’Institute For Figuring.

Si tratta di un’organizzazione no-profit con sede a Los Angeles.
I pionieri creano nuovi metodi per coinvolgere il pubblico riguardo le questioni scientifiche e matematiche mettendo le persone e le comunità al centro.
Il progetto ha avuto inizio nel 2005 a Los Angeles e successivamente si è diffuso in altre città e paesi. Oggi è un movimento mondiale che tiene occupate le comunità di tutto il mondo.
Questo progetto crea un legame tra la pratica della matematica, della biologia marina, delle pratiche artistiche femministe e dell’artigianato per produrre paesaggi corallini su vasta scala.

Esso ricopre il ruolo di testimonianza di tutte quelle meraviglie del mondo marino che sono scomparse.
Inoltre, risponde anche alle doppie calamità che affronta tutti i giorni la vita marina: riscaldamento globale e rifiuti di plastica.
Una delle meraviglie del mondo naturale è la Grande Barriera Corallina del Queensland, in Australia. Con il caldo record registrato nel corso del 2016, alcuni scienziati temono che questo luogo sarà devastato nei prossimi anni.
Come omaggio alla Grande Barriera, Margaret e Christine hanno dato inizio ad un progetto di “uncinazione” di una scogliera di lana.


La creazione di questo progetto si ispira principalmente dalla tecnica del “uncinetto iperbolico”, scoperto nel 1997 da Daina Taimina (per saperne di più: http://yarnbombing.altervista.org/daina-taimina-la-matematica-luncinetto-si-uniscono/).

Il processo base per la realizzazione di queste forme è un codice algoritmo semplice. Esso è capace di produrre forme merlate che sono rappresentazioni di geometria iperbolica.
Alterando questo algoritmo, possono essere prodotte variazioni infinite e forme sempre diverse.
Le installazioni del Crochet Coral Reef sono state esposte in musei d’arte e scienza di tutto il mondo.
Alcuni tra questi sono il museo Andy Warhol (Pittsburgh), la Hayward Gallery (Londra), la Science Gallery (Dublino) e il Museo Nazionale di Storia Naturale di Smithsonian (Washington D.C.).


Fonti: